lunedì 28 dicembre 2015

Ma cosa significa Mitakuye Oyasin?

Mitakuye Oyasin sono due parole di origine Lakota sature di buona energia.
Letteralmente significano Tutte le mie relazioni, ma il loro scopo principale è quello di ricordarci che tutto è connesso, che siamo tutti collegati.
Non conosco queste parole da molte tempo ma il loro significato mi è familiare da un pò tanto che un paio di anni fa ormai quasi ho tatuato sul braccio la loro traduzione odierna diciamo: We are all One.
Non è facile accettare di essere uniti gli uni agli altri dopo una vita intera in cui tutti ci hanno sempre insegnato la divisione, la separazione,la differenziazione, dove il pensiero, le azioni o le idee di uno erano superiori o inferiori a quelle di un altro.
Sempre troppo impegnati a giudicare gli altri, ci dimentichiamo di guardare noi stessi.
Ma se ci guardassimo veramente ad occhi chiusi e cuore aperto ci accorgeremmo che il genere umano è un grande ed unico essere che respira all'unisono.
Tu non sei diverso da me. Fisicamente siamo più uguali che diversi, abbiamo gambe,braccia,nasi e dita in egual numero e pelurie colorate lungo il corpo. Nella testa abbiamo ricordi lontani, dolorosi e bellissimi e tutti ci rifugiamo in essi più spesso di quanto vorremmo ammettere.
Siamo nati tutti nello stesso modo, e andando indietro nel tempo, siamo sicuramente imparentati anche se adesso tu vivi dall'altra parte del mondo.
Chissà quanti geni abbiamo in comune eppure io non ti riconosco. Vedo solo ciò che non ci rende simili, vedo in te quello che non potrò mai essere o che non vorrei mai essere e allora per invidia, tristezza o rabbia ti allontano, ti critico e ti addito come diverso senza accettare la tua bellezza.

Queste parole non sono riferite solo al genere umano in realtà, riguardano la comunione e l'unità con tutta la natura ed il creato. Esiste una parentela con tutte le creature e tutte le creature vivono in noi.
Ma credo che prima di accettare di essere connessi ad una pianta o ad un minerale o animale dovremmo ricominciare a riconoscere come fratelli gli uomini e le donne che ci camminano affianco, fratelli a cui non stringiamo la mano e a cui non lasciamo un sorriso.
Nella speranza che le loro parole siano più potenti delle mie, vi lascio la poesia Lakota da cui questa espressione è nata per poi diventare un motto di unità.

Aho Mitakuye Oyasin.
Tutte le mie relazioni.
Vi onoro in questo ciclo di vita con me oggi. Sono grato per questa opportunità di riconoscervi in questa preghiera....
Per il Creatore, per il dono supremo della vita, io ti ringrazio.
Per il popolo minerale che hai costruito e mantenuto le mie ossa e tutto il progetto per la mia esperienza di vita, io ti ringrazio.
Per il popolo floreale che sostieni i miei organi e il mio corpo e mi dai le erbe curative in caso di malattia, io ti ringrazio.
Per il popolo animale che mi nutri dalla tua stessa carne e offri la tua compagnia fedele in questo cammino di vita, io ti ringrazio.
Per il popolo umano che condivide il mio percorso come una sola anima sulla sacra ruota della vita terrena, io ti ringrazio.
Per il popolo Spirituale che mi guida invisibile attraverso gli alti e bassi della vita e per portare la fiaccola della luce attraverso i secoli, io ti ringrazio.
Per i quattro venti di cambiamento e di crescita, io vi ringrazio.
Siete tutti le mie relazioni, i miei parenti, senza i quali non sarei vivo. Siamo nel ciclo della vita insieme, co-esistenti, co-dipendenti, co-creando il nostro destino. L'uno, non meno importante dell'altro. Un popolo che si evolve dall'altro e tuttavia ognuno è dipendente da quello appena sopra e da quello appena sotto. Tutti noi siamo parte del Grande Mistero.
Grazie per questa vita.

Maria

1 commento: